XXIX Domenica del Tempo Ordinario
La liturgia della Parola di questa Domenica ci in vita a riscoprire in Gesù, colui nel quale noi possiamo esistere, riscoprendoci capaci di Dio, di “contenere” Dio. Colui che sì, si è lasciato spezzare, colpire, uccidere pur di far vivere. Colui che si è fatto carne e fragilità, sofferenza e morte pur di dare volto e farci
sentire un Dio prossimo, un Dio-con noi. Colui in nome del quale possiamo vivere nella fiducia di essere sempre e comunque dei figli attesi per i quali è riservata grazia (cioè amore gratuito) e misericordia.
Signore Gesù, fratello e Signore,
vogliamo imparare a servire!
Per noi non è facile.
Per noi non è sempre una priorità.
Se è evitabile lo preferiamo.
Ma tu, giorno dopo giorno,
insegnaci a bere il tuo calice,
anche quando è difficile.
Facci assaporare la vita
che sgorga dal dono gratuito.
Trasforma il nostro cuore
perché i nostri occhi vedano
e riconoscano l’altro.
Liberaci da noi stessi
perché possiamo farci servizio.
Amen.