L’Altare della reposizione è il luogo dove la notte del giovedì Santo e il giorno del venerdì Santo, viene custodito per essere adorato uno dei più grandi Misteri della nostra fede: l’Eucaristia, ovvero il Corpo e il Sangue di Cristo donati a noi come cibo e bevanda di salvezza.
Questo altare vuole aiutarci a comprendere come la bontà e la misericordia di Dio hanno accompagnato e accompagnano la vita dell’uomo nel cammino della vita e della storia.
Nel cammino compiuto dal popolo di Israele nel deserto durante l’esodo, Dio nutre il suo popolo con la manna, questo cibo prodigioso:
“Ecco, io sto per far piovere pane dal ciclo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o no. “ (Esodo 16, 4)
Una grande folla seguiva Gesù, perché compiva dei segni e guariva i malati. Questa sembra
l’ora del successo per Gesù, che rinnova le meraviglie dell’esodo e le azioni dei profeti.
Gesù ha compassione di quella folla e vuole saziarla di cibo:
“Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. “ (Giovanni 6,11)
Dopo la moltiplicazione dei pani, Gesù dichiara di essere il pane vivo disceso dal cielo che da al mondo la vita eterna, cibo indispensabile per giungere alla risurrezione dell’ultimo giorno. Per comprendere il senso di queste parole, bisogna ricordarsi della cena che il Signore ha condiviso con i suoi discepoli la vigilia della sua passione e morte:
“Prendete e mangiate, questo è il mio corpo. Prendete e bevetene tutti, questo è il mio sangue” (Matteo 26, 26-27)
Anche il nostro cammino di cristiani è pieno di difficoltà e pericoli e il pellegrinaggio nel deserto di questo mondo spesso ci tende delle insidie, ma, nutriti dall’Eucaristia, possiamo trovare la forza necessaria per procedere sicuri nel cammino spirituale e partecipare intimamente alla vita del Cristo risorto.