XXX Domenica del Tempo Ordinario
Ogni volta che ci ritroviamo insieme per celebrare l’Eucaristia, noi sentiamo il bisogno di incontrarci con il Signore. E come noi, milioni di persone in tutto il mondo sentono lo stesso bisogno. Il Signore invita tutti gli uomini a godere della sua presenza. Siano essi ciechi, zoppi, deboli o forti, sono chiamati a fare esperienza della bontà e misericordia di Dio che si manifesta in Gesù. Anche per noi risuona questo messaggio di consolazione e di speranza: lui ci garantisce, nonostante tutto e al di là di tutto, l’accoglienza affettuosa e piena di tenerezza delle sue braccia di Padre, che mai abbandona chi crede in lui.
Siamo ciechi, Signore,
anche se non lo sappiamo.
Zoppichiamo, Signore,
anche se crediamo di correre.
I nostri grembi sono sterili, Signore,
anche se ci ostiniamo
a dare colpe fuori di noi.
Riportaci a casa, Dio della vita,
Padre della storia, Signore del tempo.
Riportaci a casa e fai grandi cose per noi.
Non su di noi, ma dentro di noi.
Riportaci lì dove ogni cosa è nata,
dove un giorno ti abbiamo incontrato,
dove acqua zampillante
ci ha guarito e consegnato alla vita.
Rabbunì, aiutaci a vedere, a credere, a cantare.
Amen