XXVIII Domenica del Tempo Ordinario
I doni della prudenza e della sapienza, vengono conferiti al re Salomone in
cambio della sua capacità di essere distaccato dal potere e dai beni. Gesù
aggiunge nel vangelo che è necessario essere liberi dalle ricchezze per vivere
seriamente da discepoli e per accedere alla salvezza eterna. Se ci si lascia
penetrare dalla parola di Dio, afferma l’autore della lettera agli Ebrei, essa
smaschera i nostri compromessi, aiuta a discernere e procura la consolazione
della ricompensa ora e nella vita eterna.
Eccomi, Signore e Maestro,
vorrei poterti dire «Ci sono!»,
pronto a seguirti con mani vuote,
cuore libero, piedi leggeri.
Ma ci sono legami invisibili
che mi trattengono,
fortemente ancorato alle mie sicurezze,
a quello che ho e che sono.
Fammi sentire la bellezza del Regno,
aiutami ad assaporare
la gioia incontenibile del dono,
insegnami a lasciar andare sicurezze,
a sciogliere durezze interiori
per mettere te al centro della vita e delle scelte,
per essere capace di seguirti,
per poter vivere con autenticità il Vangelo.
Amen.