XXVII Domenica del Tempo Ordinario
Nel vangelo di questa XXVII domenica del Tempo Ordinario, Gesù invita tutti
a ritornare alla creazione, a quel momento fondativo originario che ha fatto sì che la vita fosse, che l’essere vivente fosse È forse lì che Gesù ci chiede di tornare, riportando al centro dell’esistenza non le leggi che regolano i nostri bisogni, o gli eccessi, o le mille forme di ingiustizia che reciprocamente ci “regaliamo”, ma il nostro essere originariamente parte di un progetto più grande, quel progetto che Dio ha per l’umanità e che ci vede custodi del
mondo e generatori di vita, insieme. Dio fin dalla fondazione del mondo ci ha pensato così: fragili ma portatori di vita, impastati di terra ma attraversati dal cielo. La nostra origine, dice l’autore della lettera agli Ebrei, ci accomuna a Colui dal quale siamo salvati e santificati.
Signore Gesù,
insegnaci a guardare il mondo con gli occhi di Dio,
ad amare il mondo attorno a noi con il cuore di Dio.
Ci sentiamo chiamati ad amare,
a dare corpo a quell’amore
che non misura, non giudica, non possiede,
non rende l’altro né oggetto di un bisogno né proprietà.
Dio della vita e dell’amore,
insegnaci ad amare donando la vita,
perché l’altro a cui mi affidi e che mi affidi
possa vivere in pienezza. Amen.